dal Romanzo di Lau Nova
Regia di Antonella Amirante
Con Pamela Toscano ed Eva Blanchard
Soundscape Nicolas Maisse
Scenografia e costumi Alex Costantino
Luci Juliette Besançon
Produzione CIE Anteprima, Zō centro culture contemporanee, Teatro delle Briciole di Parma
Lo spettacolo
E’ la voce di Lau Nova che sentiamo sul palco, una madre coraggiosa che racconta l’amore per la figlia Charlotte, diventata Amina.
Un testimonianza forte, una voce pronunciata sul palco mentre il corpo della ragazza evolve alla ricerca della sua identità e di un gruppo in grado di riconoscerla.
Un lavoro fisico, oltre le parole, quando le parole diventano silenzio.
In scena, una moltitudine di abiti, come pelli possibili da indossare per affrontare il mondo.
Tessuti, scuri a riempire lo spazio fino ad inglobarlo tutto e coprire il corpo, gli occhi, i pensieri.
Questo racconto non è una critica contro l’Islam, ma il tentativo di una madre di capire il percorso della figlia Charlotte, nata in Francia, in un contesto sociale agiato e ateo. Oggi Charlotte vive all’estero, separata dalla sua famiglia e dalle sue origini, il suo corpo e i suoi occhi nascosti dal burka, in compagnia del marito poligamo e della sua bambina.