I 𝗟𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 sono un quintetto il cui incidente sonoro fatto di noise frastagliato, amore contorto, melodia oscura e angosciata ha prodotto un album incendiario. Uscito a ottobre 2022 per Bronson Recordings “Fiesta” offre una via di uscita per chiunque ne abbia bisogno. Potreste associarli ad affini e focosi spiriti post-punk della fiorente scena internazionale come Shame o Squid, oppure a sfrenati rumoristi 90s quali Unwound o Hoover, o ancora a urlanti no waver della specie di James Chance, ma la verità è che attualmente ci sono poche band come i 𝗟𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 che camminano su questa Terra.
Di base a Bologna ma provenienti da altre città d’Italia, i 𝗟𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 si sono conosciuti online e si sono formati come trio – con il cantante/chitarrista Michele, il bassista Marco e il batterista Francesco – prima di ampliare la loro line-up nel 2019 e accogliere a bordo Andrea, alla seconda chitarra, e Jacopo, il cui sassofono conduce lo stordimento generale verso direzioni inaspettate.
I cinque si sono cementati assieme attorno alla musica, anche se ogni membro porta con sé un peculiare groviglio di influenze: dai primi dischi degli IDLES a gruppi emo del Midwest come American Football, da un sacco di rap alla musica elettronica, dal garage ai King Gizzard & The Lizard Wizard, dall’art-rock dei King Crimson e del Bowie dell’era berlinese a John Coltrane e James Chance, sino a Frank Ocean.
“Fiesta” è il loro atteso primo album, anche se non si tratta della loro prima pubblicazione. In precedenza, i Leatherette avevano fatto uscire l’EP “Mixed Waste”, per We Were Never Being Boring Collective.
ReTour è un contenitore di proposte musicali nato dall’aggregazione di alcune associazioni catanesi con l’intento di proporre una ripartenza dei concerti dal vivo; un ritorno ai tour di artisti e band ansiose di calcare i palchi, per provare a rilanciare una scena, quella della musica indipendente, già sfibrata e oggi duramente colpita da un paio di anni di stop forzato, causa Covid.
Ricominciare dunque, con uno sguardo rinnovato e votato a riconnettere il tessuto culturale musicale cittadino, coscienti dei cambiamenti organizzativi e generazionali in corso, determinati dall’incessante mutevolezza dei cicli storici.
ReTour vuole proporre nuove modalità ideative e organizzative condivise per accedere ad un nuovo step evolutivo, necessario per un rilancio del settore musicale e del nostro territorio.