TWEE
GDO - Gruppo Danza Oggi
15 Dic
18:30
Sala verde
Prevendita 12 €
Botteghino 12 €
Botteghino studenti 8 €
concept e regia: Patrizia Salvatori
Coreografia: Maria Olga Palliani e Nicola
Migliorati
Danzatori: Maria Olga Palliani e Nicola
Migliorati
luci: Marco Giamminonni
TWEE: in due, trittico incentrato sulla delicate dinamiche nelle relazioni di coppia e che per l’occasione porterà in scena le coreografie OUTsideIN, DEUX e Gelsomina e Zampanò.
OUTsideIN attraverso la danza il racconto di una storia, di una coppia che ripercorre momenti di vita insieme; una visione che a volte si riavvolge su sé stessa toccando aspetti salienti della relazione: l’innamoramento, il sentirsi invincibili e pronti ad affrontare la vita uno a fianco dell’altro, nella “gioia e nel dolore”. Un percorso a ritroso che racconta e affronta le bellezze e criticità di una relazione che nei silenzi trova lo spazio per il confronto, per osservare dinamiche passate e proiezioni future ancorata al momento presente, il qui e ora che li caratterizza. Una coreografia che dallo spazio interiore del cuore si muove verso l’esterno, nella confusione: il mezzo per tornare al cuore, allo spazio interiore. Le diverse colonne sonore accompagneranno il pubblico e creeranno la giusta atmosfera per farlo immergere in questa storia così da immedesimarsi anche solo per un momento nella storia dei due artisti vivendo così le loro emozioni.
DEUX, due, una coppia. Il percorso all’interno della relazione caratterizzato da alti e bassi che il tempo trasforma in distanza alimentata da rabbia e parole dette con furia. Lo scontro come unica possibilità di dialogo di due corpi attraversati da un’incomunicabilità che ostacola invece di sostenere che frammenta invece di unire, che allontana invece di avvicinare. Due corpi feriti che in preda a stanchezze si riconoscono nel desiderio di essere, di essere in due, di essere DEUX.
Gelsomina e Zampanò
Al centro della coreografia due personaggi felliniani, Gelsomina e Zampanò, i quali incarnano due diversi modi di intendere la vita e la relazione con “l’altro”, due visioni che stanno agli estremi opposti ma che insieme sanno creare qualcosa di unico poiché in grado di arricchirsi reciprocamente. Non vi è solo la narrazione del peregrinare degli artisti da un borgo all’altro al fine di guadagnare del denaro ma una denuncia, non dichiarata in maniera esplicita della condizione della donna nel tessuto sociale che viene spesso prevaricata da un’apparente forza maschile che spogliata da orpelli e sovrastrutture rivela la sua condizione reale. A partire dalle affascinanti note di Ennio Morricone, tramite la multidisciplinarietà e l’uso dei trampoli i due coreografi mettono in evidenza una delle dinamiche più comune all’interno di una coppia quella del dis-equilibrio, che porta la donna ad una visione amplificata dell’uomo travisandone atteggiamenti e gesti. Il ritorno ad uno stato di equilibrio si manifesta in una condizione di parità dove le differenze sono risorse e la forza risiede nei sentimenti e non nel “genere”.