“Di Leo è un musicista dalla mente jazz, l’anima rock e il cuore votato alla musica colta”.

Suona e pensa da compositore, da direttore d’orchestra, da sempre, dalle prime note sulla diamonica Bontempi regalatagli da papà quando aveva 10 anni. Motore pulsante della sua musica è spesso il ritmo, ora incalzante, ora sinuoso. La sua seconda indole è, infatti, quella del batterista.
Quello di Di Leo è un indirizzo compositivo – e un approccio musicale in generale – di estrazione contemporanea, che coniuga la rigida scrittura e l’improvvisazione, alternando momenti musicali ariosi e sognanti ad altri più serrati e incisivi.
Propone, insieme al suo New Quartet che include la coreana Sunah Choi, alcune tra le sue ultime composizioni che andranno a depositarsi nel quarto disco.
I brani, resi magistralmente da una sezione ritmica fluida, sono accumunati da una forte componente visionaria e immaginativa, grazie anche all’uso del violoncello. Non a caso diverse sono state negli anni, oltre alle attività live e in studio, le esperienze di scrittura musicale per film e video arte in generale (cinema muto, cortometraggi e spot).
Il synth infine, in questo progetto, fa da texture, attraverso l’uso di tappeti sonori di ispirazione ambient e arpeggiatori elettronici.
Rosario Di Leo è musicista e musicologo e ha viaggiato in lungo e in largo (la sua ultima residenza è stata quella parigina del 2017, dove ha conseguito il master in Musicologia internazionale presso la Sorbonne). Questo, unito alla sua natura di “esploratore”, conferisce alla sua musica un sapore cosmopolita, libero da schemi di genere, ma con una forte impronta mediterranea che non lascia dubbi sul sangue siculo.
Rosario ha dato concerti in Italia, in Francia e negli USA. Ultima sua esperienza discografica è “L’Opera è jazz”, di cui è arrangiatore.

Precedono a questa “Overboard” (trio 2016) e “Mediterraneo” (piano solo 2010).

Rosario Di Leo: piano, synth, compositions
Sunah Choi: violoncello
Riccardo Grosso: contrabbasso
Marcello Arrabito: batteria