Nato nel 2010, inizialmente per scopo ricreativo, il Quartetto Areasud esegue musiche tradizionali principalmente legate alle culture siciliane e calabresi, senza dimenticare che questi territori sono da secoli al centro del Mediterraneo, “grande brodo musicale” di popoli che condividono uno stesso destino e una comune identità. Seppure lo strumentario utilizzato sia di esclusiva provenienza tradizionale e realizzato dai migliori costruttori, l’esecuzione dei brani non risulta strettamente filologica, ma lascia ampio spazio all’interpretazione personale e quindi a quel processo di permanente composizione e ri-creazione che è caratteristico della musica di tradizione orale.
Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, si affiancano canti rituali, favole e serenate che raccontano con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune che ci ha preceduti.
Il quattro musicisti provengono in parte dai ben noti gruppi di world music come Nakaira e Oi Dipnoi, coi quali hanno partecipato a numerose tournée nei principali circuiti nazionali ed esteri, con l’unione del folk-singer Maurizio Cuzzocrea, che ha costruito la sua fama negli anni partecipando ai più importanti folk festival in Italia. Nel 2021 viene pubblicato dal Tamburo di Aci il primo lavoro in studio dal titolo “Musica lievemente tradizionale”, registrato nei mesi di lockdown, in cui il Quartetto Areasud si spinge fino i confini della world music, proponendo arrangiamenti ed esplorando sonorità nuove e accattivanti, grazie alla partecipazione di un ricco cast di musicisti ospiti. Ne segue una tournée internazionale che toccherà con entusiasmanti concerti in alcuni folk festival come Appenino Folk Festival di Piacenza e Raizes in Italia, Babel Sound in Ungheria, Sviests in Lettonia.
Il gruppo è formato da Maurizio Cuzzocrea (chitarra battente, marranzano, tamburello, voce), Franco Barbanera (friscalettu, zampogna a chiave, gaita galiziana, flauti), Marco Carnemolla (basso, voce) e Mario Gulisano (tamburelli, bodhràn, marranzano, voce).